LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
De senectute, 81
 
originale
 
81. Atqui dormientium animi maxime declarant divinitatem suam; multa enim, cum remissi et liberi sunt, futura prospiciunt. Ex quo intellegitur quales futuri sint, cum se plane corporis vinculis relaxaverint. Qua re, si haec ita sunt, sic me colitote,' inquit, 'ut deum; sin una est interiturus animus cum corpore, vos tamen, deos verentes, qui hanc omnem pulchritudinem tuentur et regunt, memoriam nostri pie inviolateque servabitis.'
 
traduzione
 
81 E ancora vedete che niente assomiglia alla morte come il sonno: ebbene, l'anima di chi dorme manifesta nel modo migliore la sua natura divina: rilassata e libera, infatti, prevede molte cose future. Da ci? si capisce come sar? l'anima una volta che si sia liberata dai legami con il corpo. Perci?, se le cose stanno cos?, onoratemi?, afferma, ?come un dio. Se invece l'anima deve perire con il corpo, voi, tuttavia, rispettosi degli d?i che custodiscono e reggono tutto questo splendore, conserverete il ricordo di me con devozione e rispetto.? Cos? Ciro prima di morire. Se siete d'accordo, guardiamo agli esempi di casa nostra.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons